Il nostro Studio è in grado di fornire ai clienti consulenza ed assistenza dalla fase stragiudiziale a quella contenziosa (anche in ambito arbitrale o di strumenti alternativi di risoluzione delle controversie: mediazione e negoziazione assistita), fino alla eventuale fase di competenza delle giurisdizioni superiori (Corte di Cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei Conti in sede centrale, Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche).
Si occupa di ogni settore del diritto civile ed in particolare dei seguenti campi: diritto dei contratti, responsabilità extracontrattuale, responsabilità in ambito sanitario, diritto di famiglia (separazioni, divorzi, procedimenti di competenza del Tribunale per i Minorenni), diritto del lavoro (con una particolare specializzazione in materia di rapporti di lavoro “contrattualizzato” alle dipendenze delle Pubbliche Amministrazioni), diritto commerciale e fallimentare, diritto immobiliare, condominiale e delle locazioni, diritto delle successioni, recupero crediti e procedure esecutive. 

Grazie alla pluridecennale esperienza del fondatore, estende la sua attività anche al peculiare settore del diritto agrario (per ragioni di connessione ha trattato pure procedimenti ancor più peculiari, quali quelli di competenza del Commissario per la liquidazione degli usi civici).
Lo Studio vanta inoltre una consolidata esperienza in ambito di diritto amministrativo (giudizi di competenza dei Tribunali Amministrativi Regionali), di giudizi di responsabilità erariale davanti alla Corte dei Conti, di diritto dell’Unione Europea ed internazionale (inclusi i procedimenti davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo).
Si può quindi parlare, crediamo, di maggiore “completezza” sotto diversi aspetti.
Anzitutto, una visione organica estesa a differenti settori del diritto consente frequentemente di esplicare una migliore attività difensiva nell’ambito di ognuno di tali singoli settori. Si pensi, a mero titolo esemplificativo, alle connessioni tuttora esistenti fra le controversie lavorative in ambito civile (dopo l’intervenuta privatizzazione del rapporto) nei confronti di dipendenti di amministrazioni pubbliche ed il diritto amministrativo (es. riserva di giurisdizione ai T.A.R. in relazione agli atti di carattere macro-organizzativo o alle procedure concorsuali); alle analoghe connessioni fra il diritto civile ed amministrativo intercorrenti in campi quali quelli attinenti i rapporti concessori o gli appalti pubblici.

In altri casi, tale maggior completezza difensiva si esplica attraverso un’attività svolta, non nell’ambito di un singolo settore giuridico, bensì estesa a più settori talvolta tra di loro molto distanti (si pensi, a mero titolo esemplificativo, alla possibilità, quantomeno in relazione al quadro dell’ordinamento italiano preesistente alle innovazioni in tema di procedimento espropriativo, di integrare le difese esperibili davanti ai giudici nazionali in tema di occupazione acquisitiva ed usurpativa per il tramite di rimedi esperibili nanti la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in relazione ai principi espressi nel Protocollo addizionale n. 1; ma lo stesso discorso può essere fatto per altri settori toccati dalle disposizioni della stessa Convenzione, quali il diritto di famiglia o minorile).

In ulteriori casi, infine (quali quelli implicanti l’applicazione del diritto di differenti Stati anche davanti ad autorità giudiziarie straniere), si rende indispensabile una trattazione congiunta.
Il che, come detto, costituisce (quantomeno secondo le inclinazioni personali del fondatore dello Studio, condivise dagli altri associati) motivo di maggiore gratificazione professionale, derivante dal continuo confronto con tematiche diversificate e da un (in larga misura) conseguente approccio esente da qualsivoglia impostazione “scontata” (e pertanto poco permeabile allo studio di possibili soluzioni alternative).
È parimenti ovvio, peraltro, che tale ampio raggio di attività passa necessariamente attraverso la specializzazione dei membri dello Studio ed una conseguente attività di intensa consultazione e coordinamento fra gli stessi, nonché tramite la ricerca e l’aggiornamento continui avvalendosi dei più svariati strumenti (raccolte giurisprudenziali e dottrinali su supporto ottico, consultazione di banche dati e siti specializzati in rete, iscrizione ad una serie di mailing-list, partecipazione a corsi ed eventi).

La stessa “filosofia” connota, d’altro canto, l’impostazione dello Studio anche nei rapporti interpersonali con l’esterno che – pur dovendo tener conto di esigenze di carattere economico – si sono voluti improntati non a logiche di mero profitto, bensì tali da tenere nella dovuta considerazione l’innegabile (anche se spesso misconosciuta attraverso facili, ma spesso meramente caricaturali, rappresentazioni ciniche) funzione sociale della nostra professione.